Seicento anni fa “Brasile” era solo il nome di un albero e il territorio su cui oggi sorge Rio era popolato dagli indios Tupinambas. Un uomo tra loro, profondamente innamorato, venne prescelto dal destino e dagli dei per condurre il suo popolo “alle terre libere dal male”. Dal tramonto del 1500 fino al 2096, passando dalla guerra tra francesi e portoghesi, dai campi di cotone degli schiavi, dalla dittatura militare del ’68 fino alla guerra per l’acqua del prossimo futuro, quell’uomo ha obbedito alla sua missione di combattente contro l’avanzata inarrestabile del buio e dell’odio, armato solo dell’amore per Janaìna e della vocazione a non arrendersi mai.