“Campioni del Mondo!”: questa frase scandita tre volte dall’indimenticabile voce di Nando Martellini fa vibrare ancora i cuori, non solo di chi ha passione per il calcio, ma di tutti gli italiani. Un successo inatteso, giunto dopo un avvio difficile, di sconfitte, di polemiche e silenzio stampa. Poi l’incredibile metamorfosi della Nazionale italiana contro Argentina e Brasile e la cavalcata fino a sollevare la Coppa del Mondo. Un esempio di caparbietà, di orgoglio e di dignità. Una vittoria che tutti ritenevano impossibile, tranne quei “ragazzi dell’82”. Una favola di riconoscenza e di riscatto, che vede fra i protagonisti Enzo Bearzot: commissario tecnico, mentore e padre putativo di quei giocatori che fecero l’impresa. Non era alla ricerca del consenso, ma aveva come priorità la lealtà, il rispetto e la coesione della sua squadra.