Da qualche parte tra Finlandia e Norvegia c’è un’auto che corre e dentro quell’auto una bambina che sogna e dentro il suo sogno un omino rosso e un monaco meccanico, che giocano a vivere insieme ai loro creatori. Samuele Sestieri e Olmo Amato li abitano e dirigono lungo piani di formale splendore che possiamo percorrere, pescando ciascuno la propria verità. Suddiviso in capitoli, I Racconti dell’Orso disegna due personaggi affamati di avventura e pieni di infinita poesia. Eterni bambini, la loro lentezza scivola sulle immagini, increspa laghi limpidissimi e accarezza lo sguardo di chi considera il cinema un’avventura, un viaggio senza navigatore in terre sconosciute…