L’ombra delle metropolitane e le nebbie della periferia, i parchi deserti e le stazioni, i rave party e i locali illuminati al neon dove ti coglie l’alba: è la città dietro la città, la terra di mezzo degli ultimi antieroi. Vash, Pez, Athos e gli altri tossici della comitiva si muovono nelle notti sinistre della metropoli, tutti per mano a un’unica compagna, la droga. Un po’ subiscono la vita e un po’ la cavalcano, come tutti. Funeralopolis racconta un microcosmo underground, una realtà parallela ed estrema con cui, nel finale da brividi, ci sarà da fare i conti. Frutto di due anni di lavoro nelle realtà più estreme, il film senza esagerare né edulcorare ci porta con sé fino al termine della notte.