Draper viene congedata dai Marine per avere disobbedito agli ordini; più tardi aggredisce il suo superiore costringendolo a confessare che la sua squadra è stata usata come test per un’arma denominata “Caliban” che Marte intende acquistare. Draper fugge quindi dall’ambasciata marziana e si consegna al checkpoint terrestre chiedendo asilo politico, poi rivela ad Avasarala tutto quanto ha scoperto. Quest’ultima nel frattempo dice ad Errinwright che sarà probabilmente processato per l’incidente di Eros, quindi riceve un messaggio da Jules Pierre Mao e decide di accettare la sua proposta: collaborazione in cambio della sospensione della pressione economica che Mao subisce dal governo. Intanto su Venere la nave scientifica riesce a fare atterrare una sonda e individua una formazione di protolecola nel cratere precedentemente rilevato. Nel frattempo Alex riceve comunicazione che una nave marziana ha l’autorizzazione ad atterrare su Ganimede: pensando ad una operazione dei servizi segreti con lo stesso obbiettivo dei compagni, si dirige allo stesso punto di atterraggio utilizzando propulsori di manovra e la gravità delle lune di Giove. Intanto Holden e gli altri seguono le tracce di Strickland e arrivano in un laboratorio dove scoprono che hanno usato i bambini come cavie per la promolecola: subito dopo il loro arrivo, una creatura si libera dalla capsula in cui era imprigionata, uccide i ricercatori e fugge sfondando il portellone della camera stagna. Alex raggiunge i compagni allo stesso portellone subito dopo aggiornandoli sull’accaduto e invitandoli a risalire sulla Rocinante, ma Naomi e Amos decidono di tornare alla stazione, ormai destinata al collasso, per aiutare a salvare quanti più profughi possibile. Mentre stanno per uscire, Holden, Meng e Alex avvistano la creatura che si aggira all’esterno senza tuta spaziale, e decidono di inseguirla.