Guy Hastings è la prima guardia carceraria, tra quelle scomparse dalla prigione di Alcatraz nel ’63, a riapparire nel presente. Guy, dopo aver aggredito un ranger, attira le attenzioni del team guidato dall’agente Hauser, che si mette sulle sue tracce. Hastings sembra avere una missione da compiere su ordine degli imprecisati responsabili della scomparsa collettiva del ’63: trovare Tommy Madsen. L’ex carceriere, che era stato ufficiale istruttore addestrando lo zio di Rebecca Ray Archer, va a trovare quest’ultimo credendo che possa sapere dove Tommy si nasconda. Ray era infatti solito proteggere Tommy nella prigione; i due erano fratelli e Ray aveva cambiato il suo cognome proprio per farsi trasferire ad Alcatraz e prendersi cura del fratello incarcerato. Lo zio surrogato di Rebecca è quindi in realtà il suo zio naturale. Rebecca, analizzando alcune vecchie foto di Ray con Soto, riesce a localizzare il luogo dove Tommy può essere nascosto e dove quindi può essere diretto Hastings: l’abitazione in cui è cresciuto con il fratello. Qui troverà infatti Guy con Ray ammanettato e riuscirà ad arrestarlo grazie anche al supporto dell’agente Hauser, arrivato anche lui sul posto. Rebecca si renderà conto quindi che suo nonno ha un imprecisato importante ruolo nella vicenda e probabilmente è per questo che Hauser l’ha accolta nella sua squadra. Nel finale si vede Tommy presentarsi da Ray per chiedergli aiuto, ma quest’ultimo lo scaccia rudemente invitandolo a non farsi rivedere mai più per evitare di mettere in pericolo con la sua presenza Rebecca.